E anche questo Natale mi accingo ad autoproclamarmi madre di merda dell’anno.
Scommetto che le avete anche voi, fra i contatti, quelle mammine odiose, che a pochi giorni dal primo di dicembre, vi mettono di fronte a tutta la vostra inadeguatezza e ai vostri sensi di colpa, pubblicando foto su foto dei meravigliosi lavoretti fatti a mano, in previsione del natale… e il principe dei lavoretti è: il calendario dell’avvento.
Ebbene sì confesso: ogni anno mi dico che anche io lo farò, che mi adopererò con regalini, figurine, pastelli e cioccolatini.
E puntulamente anche quest’anno mi sono ritrovata il 30 novembre pomeriggio ad elemosinare al carrefour il calendario dell’avvento degli Ungry Berds tarocco ad 1€99.
Che non c’e.
Tutto esaurito.
Perché mica sono l’unica madre di merda. Ammettetelo su.
E il calendario dell’avvento della Kinder va più a ruba dei Nutella Biscuits.
Ho visto i bagarini napoletani venderli a 56€ al pezzo.
I calendari dell’avvento, dico.
Perché mica siamo previdenti, noialtre.
Io le ho fra i contatti, le madri montessori.
Che iniziano a lavorarci ad agosto.
Con il panno lenci.
E le pailettes.
E le renne di pile.
E le barbe di cotone.
E i gli elfi di legno.
E poi iniziano a comprare due mesi prima le trottoline di legno, le bamboline dell’Unicef, le figurine eco-compatibili.
O peggio.
Fanno “il calendario dell’avvento dell’amore”.
Riempiono le morbide taschine in velluto di alpaca Cilena del Mercatino Solidale, con bigliettini amorosi, in cui si regalano pomeriggi a giocare, mattine a cucinare, giornate in bicicletta, abbracci, parole gentili e pigiama party madre-figli.
Intramezzate da cioccolatini equosolidali fatti in casa e biscotti di pan di zenzero fatti con farina di segale, noci di macadamia e gocce di ciccolato fondente al 90% senza zucchero.
E tu sbavi, combattuta tra la sincera e bonaria invidia e il vattelaapjarnterculotemari
E ti precipiti al Carrefour di Donega (questa la capiranno solo i genovesi), dove ti hanno assicurato che i bagarini svendono i calendari kinder del 2016 a 5€99.